Buon Natale

Buon Natale
Tommaso e Giacomo sui maialini, simbolo del nostro quartiere.

venerdì 18 settembre 2015

Il cancellino


Potrebbe sembrare una storia di nessun conto, magari il lamento di una madre iperprotettiva nei confronti delle ingiustizie subite dal suo cucciolo, ma l'avventura che sto per raccontarvi ha messo alla prova il nostro tedesco, il nostro self control e, soprattutto, fatto emergere pregiudizi (e giudizi) che avremmo preferito non avere.

Questo ci ha fatto riflettere e quindi lo vogliamo condividere.

Tutto ha inizio tre settimane fa, a pochi giorni dall'inizio della scuola. Una  una breve premessa, però, è necessaria.

Tommaso ha cominciato quest'anno il primo anno di Gymnasium (la 5.)
Alla “cerimonia di benvenuto”, il Preside ha tenuto un commovente discorso sul valore dell'integrazione e della multiculturalità (sarà che il ginnasio frequentato da Tommaso è costituito per il 50% da bambini di origine straniera?).
Io, da straniera e da convinta sostenitrice del valore aggiunto della “multiculturalità” ero davvero contenta che Tommaso potesse vivere la sua esperienza scolastica a contatto con bambini di diversi paesi, in un ambiente stimolante capace di arricchirlo, al di là delle materie studiate. 
Abbiamo scelto questa scuola anche per questo.

Pochi giorni dopo, però, durante i compiti pomeridiani a scuola, un compagno di origine araba ha chiesto a Tommaso una fotocopia per fare il compito di tedesco perchè lui l'aveva perso.
Lui gliel'ha data e questo bambino se l è incollata sul suo quaderno.
Tommaso ha passato l'intera settimana a cercare di spiegare l'accaduto alle insegnanti per farsi dare una nuova fotocopia; ci è riuscito solo il lunedì successivo. Noi non siamo intervenuti in nessun modo, convinti che debba imparare a cavarsela da solo.

Lo stesso giorno lo stesso bambino, non contento, voleva anche il cancellino di Tommaso, asserendo che era il suo.
Per tutti coloro che non sanno che cos'è un cancellino, è una sorta di pennarello a due punte: con una si cancella l'inchiostro della penna stilografica e con l'altra ci si può riscrivere sopra.
Malgrado l'insegnante presente gli abbia detto che il cancellino era di Tommaso, questo ragazzino ha continuato per tutta la settimana a rivendicare il prezioso oggetto (non so in Italia, ma qui costa 20 centesimi) con tutte le insegnanti che hanno fatto lezione. Per sua sfortuna (e forse anche un po' per nostra) tutte sono rimaste fedeli alla versione della prima professoressa.
Secondo noi era già assurdo che un bambino andasse da ogni insegnante a raccontare la storia del cancellino conteso per farselo ridare, ma non sapevamo che cosa ci aspettava...


Sospendete ogni giudizio....tra qualche giorno vi pubblico il seguito.

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