Buon Natale

Buon Natale
Tommaso e Giacomo sui maialini, simbolo del nostro quartiere.

martedì 28 giugno 2016

Schultüte

Forse stavolta ce la faccio. Saranno due settimane che cerco di scrivere questo post senza successo: complici, la scuola che sta per finire, il tempo terribile con sbalzi termici fino a 15 gradi ottimi per l'influenza (non è vietato prendere l'influenza a fine giugno?), tutti i controlli medici che possono venirvi in mente e l'inizio dei preparativi per le vacanze (in realtà stiamo solo pensando ai vari pensierini da portare ad amici è famiglia e mi è già venuto il mal di testa) non riesco mai a finire questo post, manco fosse la cappella sistina 2.

Vi ho già scritto molte volte di quanto siano legati alle tradizioni i tedeschi, quello che scopro ogni giorno, invece, è quante siano queste tradizioni.

Una davvero carina è la costruzione della Schultüte,che non è una tuta speciale per andare a scuola.

La Schultüte, che potremmo tradurre con “borsa per la scuola”, è, in realtà, un grande cono, variamente decorato, secondo i desideri del futuro scolaro.


Questa è una tradizione sia tedesca che austriaca e risale all’incirca al 1810.
All'inizio I “Coni” non venivano consegnati ai bambini ma appesi all’albero dei coni che si trovava nel giardino della scuola.
Da questo ogni bambino doveva prendere la sua “Schultüte” senza romperla (non immagino che disastro avrebbe fatto il nostro piccolo vichingo con la sua delicatezza).
Ai bambini veniva detto che a scuola c’era un albero sul quale crescevano frutti a forma di cono e quando erano maturi, era tempo per ogni bambino di cominciare la scuola.

Costruita dai genitori, o comprata, oggi viene consegnata ai bambini il primo giorno della prima elementare per accompagnarli virtualmente durante questo passaggio e augurargli il meglio.

Viene riempita con un piccolo giocattolo (questo normalmente, perchè Giacomo ha scelto, come talismano, un pupazzo dei Minions gigante), con un po' di corredo scolastico e dolcetti.

Insomma è una specie di calza della Befana portafortuna per la scuola.

Per i tedeschi è una cosa talmente importante che i bambini le conservano per tutta la vita e, infatti, possono costare fino a 100 euro, se comprate già fatte.
Non c'è negozio che in questo periodo dell'anno non ne venda.

Noi siamo stati coinvolti in quest'avventura dalle maestre dell'asilo, che, da subito, ci hanno spiegato l'importanza di questo oggetto per il primo vero rito di passaggio dei bambini.

Non potevamo esimerci dunque dal diventare Scultütebasteln (costruttori di Schultüte).

Tra tutti i temi possibili per decorarla, nostro figlio ha scelto, non il calcio, o i trenini, come i compagni, o i minions o il tanto adorato lego, che, per una volta, avrebbe avuto il vantaggio di essere facile...

no, il prode Giacomino ha scelto “Star Wars”.


Poichè le decorazioni non potevano essere stampate, ma disegnate su cartone, ritagliate e incollate, io e il Peppe (gli unici ad essere andati in coppia) abbiamo dovuto dare prova delle nostre abilità di disegnatori (in vero alquanto scarse).
il nostro Yoda


Ci abbiamo messo 5 ore per disegnare a mano libera tutti i componenti del robottino dell'ultimo Star Wars e il volto di Yoda e per ritagliare tutte le piccolissime parti dei personaggi, per dargli rilievo.

Pianeti colorati a mano, che si illuminano al buio

Nome "sberluccicoso"

Per fortuna il risultato (tutt'altro che scontato) è stato soddisfacente, tanto che le maestre ci hanno chiesto collaborazione.

Si sa che gli italiani hanno una vena artistica molto spiccata”.

Ecco il nostro capolavolo...ma anche la Schultuete non è venuta male

Ora siamo davvero pronti, ma prima vogliamo le vacanze.

Ahh dimenticavo, se volete ci potete trovare anche su Facebook

Buona vita e buone vacanze a tutti.



venerdì 3 giugno 2016

Scuola 2.0

Cari amici, sì, sono imperdonabile: la seconda parte di un post non dovrebbe farsi attendere così a lungo, ma stavolta gli impegni sono stati davvero tanti e molto sostanziosi.
Tanto per restare sul tema scuola, mi hanno proposto di prendere un'altra classe il prossimo anno, ma non esultate, perchè tra tutte le “gabole” fiscali (assicurazione sanitaria, tasse ecc) guadagnerò quasi come averne una sola.
Prima di accettare ho dovuto, anche, informarmi con l'aiuto della mia meravigliosa commercialista.
Appurato che farò, soprattutto, girare l'economia tedesca, ho accettato di buon grado questa nuova responsabilità e, visto che ormai ho fatto questo “salto nel lavoro autonomo tedesco” credo che ne vedremo delle belle.
Perchè non penserete mica che me le terrò per me??

Ci sono anche altre novità, ma ve ne parlerò in seguito, quando saranno più concrete, anche perchè non c'entrano con il tema scuola.
Per tutte le donne romanticone che stanno pensando ad un allargamento della famiglia, scrivo subito che siete completamente fuori strada, così vi mettete il cuore in pace..

A proposito di figli (quelli che ho già): il piccolo Giacomino (ormai sempre meno piccolo) ha trascorso le sue prime ore nella nuova scuola, che ufficialmente comincerà il 23 agosto.
Giacomino con il suo "dinozaino",
Era una “giornata di conoscenza”, ma, pare (noi genitori siamo stati cortesemente invitati ad andarcene) che gli abbiano fatto fare ancora dei test.
Non esprimo commenti...vi ricordo solo che è la sesta volta e che i test sono sempre gli stessi... Giudicate voi.

Malgrado questo, la scuola tedesca,nel suo insieme mi piace molto e finisco di scrivervi il perchè.

1)Libri. Chi di voi genitori non trema quando i propri figli arrivano alle medie e bisogna comprare pile e pile di libri, spesso ristampati l'anno prima, quindi impossibili da trovare usati e che saranno poi impossibili da rivendere?.
Aggiungiamo che alcuni di quei testi non verranno mai usati (io ricordo di aver aperto il libro di educazione civica una volta sola).
Diventa comprensibile, a questo punto,che insieme ai libri compriate anche una discreta scorta di antiacido.

In Germania (o, almeno in NRW) i libri sono gratis.
Sì, avete capito bene, gratis, per ogni ordine e grado di scuola, anche per quelle private.
Funziona così: la scuola all'inizio dell'anno consegna ai ragazzi i libri in prestito e alla fine dell'anno se li riprende per darli l'anno seguente ad altri allievi.
I genitori devono pagare i libri solo se i loro figli li hanno rovinati.

Oltre ad un notevole risparmio mi sembra anche una bella lezione di responsabilità per i ragazzi, che devono avere cura dei libri che ricevono.

Come contributo alle spese scolastiche, quest'anno ci hanno chiesto di comprare i libri di inglese, ma abbiamo speso 15 euro per il libro delle regole e degli esercizi insieme.
La scuola fornisce, al costo di 2 euro, anche il diario scolastico.

2)Insegnanti. Questo è per me un argomento spinoso e complesso perchè vivo questa realtà sia dal punto di vista di insegnante che come genitore. Cercherò di essere il più obiettiva possibile e lascerò a voi le conclusioni.

Anzitutto qui gli insegnanti hanno, come già detto in precedenza, maggiori responsabilità.
Fino a qualche hanno fa, spettava soltanto alle maestre delle elementari scegliere se il vostro bambino fosse, o meno, adatto ad un tipo di scuola piuttosto che ad un'altra.
Ora, ufficialmente, non è più così ed anche i genitori hanno una qualche voce in capitolo, ma difficilmente un Gymnasium accetterà vostro figlio se le insegnante hanno dato parere contrario.
Al contrario, la scuola, se è pubblica (le private hanno facoltà di scelta) è obbligata ad accettare il bambino se il parere delle maestre delle elementari è favorevole.
Capite bene, quindi, che è molto rischioso per i genitori prendere a pugni una maestra (come ahimè ho letto ultimamente).
Anche i ragazzi più grandi non possono permettersi di essere troppo maleducati, perchè ogni due anni viene confermata (o meno) l'idoneità del ragazzo al percorso scelto e anche in questo caso le conseguenze sono piuttosto importanti.
Al di là delle conseguenze, io ho sempre visto un grande rispetto per la figura degli insegnanti e i rapporti genitori-insegnanti-allievi sono sempre molto cordiali.

Detto questo, possiamo aggiungere che, a fronte di tante responsabilità un insegnante di scuola superiore (per le elementari non ho ancora informazioni), guadagna dai 2800 ai 3200 euro lordi al mese e lavora spesso anche il pomeriggio, organizzando attività facoltative, o corsi di recupero.
Inoltre, è considerato (tranne che a Berlino) un “Beamter”, cioè una specie di dirigente pubblico. Questo gli consente di avere una serie di bonus (di cui ancora non so molto).

Per tutti gli insegnanti che, a questo punto, vogliono venire a insegnare in Germania, scriverò un post a parte con maggiori info (intanto studiate il tedesco).

Da parte loro, gli insegnanti e i dirigenti scolastici che io ho conosciuto sono, nel 90% dei casi, professionisti eccezionali e molto preparati.
Come sapete, Tommaso ha avuto un inizio difficile al liceo e ci sono stati anche episodi di bullismo,che non hanno visto solo lui come vittima .

Mai, assolutamente mai ci siamo sentiti dire “Non possiamo fare niente”.

Dal vicepreside al responsabile dei primi due anni, dalle insegnanti alle segretarie (ebbene sì, anche le segretarie), al bidello, tutti hanno contribuito a risolvere la situazione, tenendo d'occhio Tommaso, consigliandolo al fine di instaurare un rapporto migliore con i compagni, ma anche allertando i genitori dei bambini bulli e, là dove necessario, punendo (le punizioni consistono qui, nel rimanere di più a scuola).
Le insegnanti, da parte loro, hanno dedicato molte ore di lezione alla “risoluzione dei conflitti” e hanno stabilito una riunione settimanale (all'interno dell'orario scolastico) in cui gli allievi possono esporre le loro difficoltà.
Il vicepreside ci ha sempre dato appuntamenti nel giro di ventiquattro ore, ci ha ascoltato dedicandoci tutto il tempo necessario (non poco, visto le difficoltà linguistiche) e ci ha costantemente aggiornato sulla situazione.
Questo vicepreside, a cui va tutta la mia stima, conosce i nomi di tutti gli allievi della scuola e pranza con loro in mensa tutti i giorni per vivere la realtà dei suoi studenti.

Alla fine di questo percorso comune,la classe è diventata unita e, mi racconta mio figlio, ora i bambini giocano tutti insieme. Certo si litiga ancora, ma ci si chiarisce e si va avanti.

All'università la mia esperienza non giungerà che tra svariati anni e non è sicuro, ma vi rimando ad alcuni articoli in proposito di Berlino cacio e pepe magazine per farvi un'idea. 

Vorrei concludere questo lungo post con un'ultima riflessione, assolutamente personale.
Per la mia esperienza e per la mia sensibilità le scuole ad alto tasso di allievi tedeschi e, per questo, considerate più prestigiose, hanno la tendenza ad essere poco sensibili nei confronti dell'individualità, mentre quelle con più stranieri sono più aperte al confronto e più flessibili.
Vi raccomando, quindi, attenzione quando vi consigliano, o sconsigliano, una scuola (di qualunque tipo sia).
Anche se il consiglio è sincero, può nascere da una sensibilità e da valori di giudizio diversi dai vostri, quindi andate a vedere con i vostri occhi e fatevi una vostra idea, senza farvi troppo influenzare e ricordatevi, cambiare è sempre possibile.

E al grido di “Gli esami non finiscono mai!” che oggi auguriamo

Buona vita a tutti